In questo periodo di straordinaria emergenza sanitaria è bene precisare che non vi sono evidenze scientifiche circa la possibilità che le zanzare possano trasmettere il Sars-Cov-2, il nuovo coronavirus. L’informazione è stata fornita in primis dall’OMS e confermata dalle altre Autorità Sanitarie Europee e Italiane.
Di seguito alcuni link con informazioni ufficiali:
–OMS. Sfatare i falsi miti su Covid-19
–Ministero della Salute. FAQ – Covid-19, domande e risposte
Cosa che non avviene con il Sars-Cov-2 nè con altri virus respiratori.
Alcuni consigli utili:
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- Eliminare i sottovasi e, dove non è possibile, evitare il ristagno d’acqua al loro interno.
- Pulire accuratamente i tombini e coprirli con una rete zanzariera evitando che si intasino dopo le piogge.
- Rimuovere sempre gli sfalci d’erba e tenere il giardino pulito.
- Non lasciare gli annaffiatoi e i secchi con apertura rivolta verso l’alto.
- Mantenere pulite fontane e vasche ornamentali, introdurre eventualmente pesci rossi che sono naturali predatori delle larve di zanzara.
- Controllare periodicamente le grondaie mantenendole pulite e non ostruite.
- Svuotare settimanalmente e tenere puliti gli abbeveratoi e le ciotole per l’acqua degli animali domestici.
- Non lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi pieni di acqua in giardino.
- Coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana.
- Nei cimiteri, pulire periodicamente e con cura i vasi portafiori, cambiare di frequente l’acqua dei vasi o trattarla con prodotti larvicidi.
- Usare periodicamente i prodotti larvicidi da aprile a novembre e secondo le indicazioni riportate sulla confezione. I prodotti larvicidi sono necessari per trattare i focolai che non si possono eliminare e nei quali permane l’acqua, come i pozzetti stradali, le caditoie, i tombini e tutti gli altri ambienti nei quali si possa verificare un ristagno.
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Si ricorda che per erogare nei confronti di terzi Servizi di disinfestazione, compresi gli interventi larvicidi ed adulticidi contro le zanzare, è necessario rispettare i requisiti specifici indicati nella Legge 25 gennaio 1994, n. 82 e nel D.M. 7 Luglio 1997, n. 27. Il codice ATECO di riferimento è il codice 81.29.10.
Contributo a cura di Francesco Fiorente, Dottore Forestale, Consulente in Pest Management. www.francescofiorente.it