Giovedì 13 maggio 2021 si è tenuto a Viareggio un incontro organizzato da Assofloro tra i floricoltori soci toscani e il Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini.
L’incontro è stato ospitato dalla Floricoltura Maffucci – azienda leader nel mercato italiano del settore di piante da fiore in vaso, con oltre 50 ha di superficie costituita da serre e campi esterni. Si è trattato di un’altra occasione importante di confronto per il settore floricolo, che lo scorso anno a causa della pandemia ha subito grosse perdite economiche con pesanti conseguenze su tutta la filiera.
Ad aprire la riunione la Presidente di Assofloro Nada Forbici, che ha dichiarato: “In questo anno si è operato in maniera importante per il florovivaismo, soprattutto per il comparto floricolo. Si deve ancora fare molto, pianificando strategie per valorizzare un settore che fino a poco fa è rimasto ai margini.” Il settore florovivaistico ha ottenuto la decontribuzione, aiuto concreto per le aziende e di recente ha visto approvare la normativa comunitaria contro il commercio sleale e la riforma del sottocosto che può avere importanti ripercussioni positive per il comparto. Come ha specificato la Presidente Forbici: “La floricoltura italiana è stanca di vedere piante e fiori utilizzate come prodotto civetta, o che venga incentivata la vendita del prodotto estero spesso spacciato come italiano, per la mancanza di un marchio che indentifichi chiaramente quello che è il prodotto floricolo italiano.”
La testimonianza, portata attraverso un video, di floricoltori di altre regioni di Italia, ha rimarcato come sia necessario uno scatto culturale verso una nuova politica d’impresa, per riportare dignità al settore anche attraverso giusti margini, unendosi per strategie comuni che consentano di portare al cambiamento, per il settore floricolo, da tempo auspicato.
Questo è più che mai possibile anche grazie alla nuova, generale, attenzione verso il verde.
Il Presidente Nazionale di Coldiretti Ettore Prandini ha esordito dicendo: “Invece di parlare dovrei ascoltare”, sottolineando come sia fondamentale avere un confronto diretto con il settore per poter dare risposte concrete, lavorando a fianco delle istituzioni. Tanti sono stati i temi toccati dal Presidente di Coldiretti nel suo intervento: ad esempio l’importanza di investire sulle strutture, sulle piattaforme e su tutto ciò che può essere utile a portare i nostri prodotti negli altri Paesi. La necessità di puntare sul trasporto su rotaia piuttosto che su gomma per avere un trasporto veloce, indispensabile per prodotti di alta deperibilità quali sono anche piante e fiori. E poi le problematiche fitosanitarie, la riconoscibilità dei prodotti italiani.
Il Presidente Prandini ha sottolineato anche il ruolo fondamentale che può svolgere una maggiore cultura legata al verde: “Per troppi anni il comparto florovivaistico non è stato sufficientemente attenzionato, mentre è importante ricordare come piante e fiori, e in generale il verde, contribuiscono a migliorare la qualità della vita attraverso i benefici ambientali e sanitari. La cultura del verde e di ciò che il verde può fare non può non avere come base le nuove generazioni, motivo per il quale è dai bambini che bisogna partire” perché, come ha ricordato Prandini: “I bambini sono i consumatori del futuro e dalla cultura nascono i comportamenti che un soggetto avrà anche in età adulta, quindi è importante insegnare soprattutto a loro il valore del verde.”
Infine, è stata data la parola ad alcuni soci di Assofloro che hanno presentato le loro proposte per poter migliorare la situazione attuale, dando esempi concreti sulle tematiche toccate in precedenza.
Giacomo Chiarappa, Referente Floricoltori Assofloro, ha confermato come “l’anno della pandemia sia stato di stimolo per confrontarsi e si è capito che per concretizzarsi c’è bisogno di essere uniti, avere un gruppo solido e lavorare insieme per andare oltre l’emergenza” e ha aggiunto che “ognuno di noi deve mettersi a disposizione per collaborare, per il futuro del comparto, per dare dignità al settore”.