Il costante aumento di polveri sottili nelle nostre città sta diventando un problema serio per la salubrità dell’aria con peggioramento delle condizioni di vita degli stessi cittadini. L’esposizione a lungo termine all’inquinamento rappresenta infatti uno dei fattori di maggior rischio per contrarre tumori e malattie polmonari.
Per contro la vegetazione urbana può abbattere fino al 3% di CO2 emesso dal traffico delle automobili. Gli alberi possono ridurre la temperatura dell’ambiente da uno a tre gradi centigradi, determinando un risparmio energetico per il raffreddamento e riscaldamento degli edifici fino al 30-40% quantificabile in un valore economico medio di 18 € all’albero l’anno. E ancora, la vegetazione urbana rimuove dall’atmosfera fino a 161 kg l’anno di PM10, con beneficio economico stimabile di circa 5500 €.
La difficile lotta contro le polveri sottili e i gas inquinanti può essere combattuta efficacemente tramite il miglioramento del verde cittadino pubblico e privato. “La buona progettazione e pianificazione del verde urbano è la prima regola per un successo assicurato nel tempo contro l’inquinamento – spiega Nada Forbici presidente di Assofloro Lombardia – Una ricca biodiversità, utilizzando alberi autoctoni, sempreverdi e caducifoglie, rende più efficace la lotta agli agenti inquinanti”.
I sempreverdi hanno la capacità di trattenere gli agenti inquinanti anche d’inverno, mentre le caducifoglie a riposo continuano ad utilizzare il tronco e le ramificazioni.
Azioni importanti devono essere quelle di inserire alberi nei cortili delle scuole e in aree cittadine particolarmente trafficate in modo da mitigare l’aria. Anche l’utilizzo di terrazzi verdi e verde verticale negli edifici può contribuire a migliorare la qualità del clima urbano.
Perché il verde fa bene: Nada Forbici (Assofloro Lombardia) “la diversità di specie arboree in ambiente urbano rende più efficace la lotta all’inquinamento”
