Quadro delle criticità del settore florovivaistico in conseguenza dell’emergenza Covid-19

Milano, 15 Marzo 2020. Ore 15,00

In questi giorni stiamo ricevendo numerose richieste da parte di singole aziende e da rappresentanti di interi comparti del settore che ci chiedono “che cosa fare”.
Abbiamo già iniziato a raccogliere ed elaborare i dati economici del settore florovivaistico perchè non possiamo permetterci di attendere l’uscita del Decreto fiscale: non abbiamo tempo. Buona parte del settore vive della produzione e vendita di materiale vegetale “fresco”, che al pari del settore alimentare deve essere venduto velocemente e questo ora non è possibile e il danno rischia di ripercutersi a cascata su tutta la filiera.
Riteniamo fondamentale essere pronti con tutti i dati necessari nel momento in cui si dovrà intervenire sugli aspetti economici a sostegno del settore. L’analisi riguarda i comparti produttivi (floricolo, vivaistico, compreso tappeti erbosi), commerciali-produttivi (Garden Center) a quelli manutentivi e dei servizi (giardinaggio, arboricoltura), in modo da simulare gli impatti economici che ci saranno sul nostro settore e chiedere le necessarie risposte per fare fronte alla crisi, consapevoli che siamo in uno stato di calamità che riguarda l’intero Paese, con le regioni del Nord al momento più colpite e di cui non si può ancora stimare da durata.
I danni alle imprese, in questa prima fase soprattutto quelle del comparto produttivo, che hanno nei vivai e nelle serre materiale vegetale deperibile pronto alla vendita, come i fiori stagionali, avranno ripercussioni evidenti su tutto il tessuto economico diretto e dell’indotto, nonché, e non da meno, sulla sopravvivenza delle imprese stesse e di coloro che vi lavorano, dai titolari ai dipendenti.
Ringrazio le associazioni, le imprese che ci stanno aiutando in questo lavoro di analisi, che cerca di prendere in considerazione tutte tipologie di aziende. Un lavoro che è fondamentale per potere ripartire.

Stiamo ricevendo anche richieste di confronto da parte di associazioni di categoria di altri Paesi, come la Spagna, che si stanno preparando all’impatto della diffusione di Covid-19 e guardano all’Italia proprio rispetto alle analisi dei danni al settore e alle misure economiche e fiscali messe in campo.

Ribadisco che questo è il tempo della responsabilità: nel rispetto rigoroso di quelle che sono le norme messe in campo per il contenimento dell’epidemia, perchè il fattore tempo – inteso come durata della pandemia – è determinante anche per ridurre l’impatto economico oltre che quello sanitario, e nel rimanere uniti con quello spirito che l’Italia sta dimostrando come sempre nelle difficoltà.
Siamo tutti sulla stessa barca, imprenditori, dipendenti, aziende agricole e artigiane, cooperative e singoli professionisti, grandi e piccoli produttori. Dalla sopravvivenza economica di ognuno dipende quella degli altri.

Nada Forbici
Presidente ASSOFLORO

Post correlari

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi