Tavola rotonda del settore florovivaistico a Montichiari (BS)

Si è svolta VENERDÌ 20 NOVEMBRE 2015 dalle ore 14.00 alle ore 17.00 Presso Coop. Flormercati, via Brescia 126/A – Montichiari (BS)  la Tavola Rotonda delle Associazioni, Consorzi e Distretti del Florovivaismo Italiano, coordinata da Assofloro Lombardia. L’incontro, indirizzato come interlocutori primari ai Presidenti delle Associazioni, Consorzi e Distretti del Florovivaismo Italiano, si è posto l’obiettivo di elaborare e condividere una richiesta univoca da presentare al Presidente del Consiglio M. Renzi, attraverso la discussione di argomenti specifici comuni. All’incontro sono state invitate le Presidenze Nazionali Organizzazioni Sindacali Agricole e Artigiane.

Per scaricare la locandina ed il programma clicca qui

Di seguito il documento sottoscritto a seguito dell’incontro.

TAVOLA ROTONDA DEL FLOROVIVAISMO NAZIONALE

1° incontro nazionale dei rappresentanti degli operatori del verde e del paesaggio – Montichiari (BS) 20 Novembre 2015

Il verde che fa bene al Paese

È ormai comprovato che il settore del verde, ambito produttivo che occupa oltre 158.000 persone in Italia, apporta innumerevoli e immediati benefici in termini ambientali, di salute ed economici al sistema-Paese.

Mettere al centro dell’attenzione politica e culturale il tema del verde e del paesaggio potrebbe avere conseguenze rilevantissime, a partire da:
– SALUTE DEI CITTADINI, con conseguente miglioramento della qualità di vita e riduzione dei costi a carico della collettività;
– QUALITÀ DELLA VITA DELLE CITTÀ, un migliore contesto urbano rende le città più vivibili per gli abitanti, più attrattive per gli investitori internazionali, oltre che per il sistema turistico internazionale;
– EDUCAZIONE DEI CITTADINI, A PARTIRE DAI BAMBINI E RAGAZZI:
crescere le nuove generazioni in un contesto curato dal punto di vista verde e ambientale li renderà cittadini di domani più consapevoli e naturalmente predisposti a una convivenza creativa negli spazi aperti;
– MIGLIORAMENTO DELLE PERIFERIE, il luogo in cui si giocano buona parte delle sfide culturali e sociali dei prossimi anni, troppo a lungo trascurate dai piani di sviluppo delle grandi città: il loro miglioramento sarà un fattore centrale nelle prossime strategie urbane delle nostre città.

Il miglioramento degli spazi verdi e la cura del paesaggio hanno dunque ricadute dirette e immediate sulla qualità di vita delle persone, sui luoghi di lavoro, sul turismo e l’accoglienza delle città, sul valore degli immobili. Il tema è indubbiamente centrale per lo sviluppo di un Paese che sta cercando fortemente di rinnovarsi non solo nell’immediato, ma soprattutto con investimenti strutturali e culturali che possano trasformare l’Italia nel medio e lungo periodo. Una visione green oriented farebbe del bene al Paese.

Per questo motivo i professionisti del verde e del paesaggio intendono sottoporre direttamente al Governo e al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi alcune istanze, per sottolineare la necessità di attenzione per un settore che è strategico per lo sviluppo del Paese.

1) LA NECESSITÀ DEL RILANCIO ECONOMICO DEL SETTORE
Per un Paese green oriented

Il settore del verde è virtuoso e apporta sul sistema innumerevoli e immediati benefici in termini ambientali, di salute ed economici. La migliore qualità dell’aria, dell’acqua e degli spazi più a misura d’uomo, produrrebbero nel tempo un minor costo per lo Stato in termini cure di malattie quali allergie, asma, tumori e altre patologie fisiche e psichiche legate allo stress, causate in maniera determinante da un ambiente inquinato e alterato fisiologicamente e biologicamente dall’attività antropica. Recenti e accreditati studi scientifici internazionali provano che lo strumentodell’utilizzo delle piante sia l’unico ad oggi necessario per la riduzione del surriscaldamento globale e l’assorbimento del CO2 atmosferico. In una visione lungimirante, la corretta progettazione e realizzazione degli adeguati spazi verdi, siano essi pubblici o privati, rieducherebbe anche il cittadino a una riconnessione con la natura, portando ad abitudini e stili di vita più corretti. Inoltre, un intervento in grado di far ripartire la produttività, il reddito e l’occupazione di un settore strategico come quello del florovivaistico risulterebbe vitale per la sopravvivenza delle nostre Aziende. Un esempio ne è il Disegno di Legge Susta sugli incentivi per interventi di sistemazione a verde nelle aree scoperte di edifici e pertinenze di proprietà privata.
Ma non solo: un intervento su questo settore produrrebbe maggiori introiti fiscali, visto il notevole abbattimento della concorrenza sleale: questo garantirebbe allo Stato le entrate necessarie per autofinanziare le iniziative stesse; altri introiti sarebbero determinati dall’innalzamento dei valori catastali degli edifici inseriti in città green oriented (più verde di qualità=più valore delle case). Un ulteriore introito arriverebbe dal turismo: è innegabile che i luoghi maggiormente accoglienti risultato più attrattivi per i turisti.
Infine l’appuntamento della XXI Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Parigi dal 30 novembre al 11 dicembre del 2015 potrebbe evidenziare quanto l’utilizzo delle aree verdi possa essere incisivo nella mitigazione del clima globale.

Chiediamo dunque un incontro con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Dr. Luca Lotti, per sottoporre le istanze del settore produttivo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, così da poter evidenziare quanto sia
fondamentale un’iniziativa volta alla defiscalizzazione delle opere verdi:
un’azione necessaria per incentivare la cittadinanza a investire nella realizzazione di nuove aree verdi private. Vista la necessità e l’urgenza di tale azione, il settore è disponibile a discutere una nuova proposta rispetto a quella iniziale.

2) SERVIZIO FITOSANITARIO NAZIONALE
Per un verde made in Italy

Da più parti, soprattutto dalle organizzazioni rappresentative del settore Florovivaistico Nazionale, si auspica una maggior presenza e partecipazione attiva degli interlocutori istituzionali, con adeguate competenze in materia, in grado di dialogare con le Associazioni di Categoria Territoriali.
Risulta prioritario, a livello nazionale, definire un protocollo d’intesa tra i servizi fitosanitari a livello europeo in merito alle esportazioni di alberature verso paesi terzi (Turchia e altri paesi extra CEE) e affrontare, con razionalità, gli aspetti fitopatologici. Lo scopo principale è salvaguardare il prodotto italiano, anche attraverso puntuali ed immediate comunicazioni ufficiali che rassicurino i mercati internazionali. Purtroppo a oggi persiste una carenza di fondo a operare ed agire in merito a questi temi, con conseguenti danni a tutto il settore produttivo.

Chiediamo un incontro con il Ministro Martina per migliorare le azioni da parte della dirigenza del servizio fitosanitario nazionale e adeguarci alle standard europei, agendo sulla dinamicità, capacità operativa e azioni forti di comunicazione a tutela del mercato interno.

3) DECRETO SBLOCCA ITALIA: L’ART. 24 NON SALVAGUARDA LA PROFESSIONALITA’ DEL SETTORE
Per un verde professionale e di qualità

L’art.24 del decreto Sblocca Italia, consente alle Amministrazioni Comunali, con semplici procedure attuative (regolamenti), di impiegare personale volontario anche per i lavori di manutenzione del verde pubblico. In primis facciamo rilevare l’evidente riduzione dei lavori pubblici affidati alle imprese del settore qualificate e con manodopera specializzata per operare correttamente dal punto di vista agronomico. Inoltre, stiamo rilevando e documentando a livello territoriale, i gravi danni biologici-ecologici arrecati al verde pubblico da cui ne consegue un danno ambientale sul territorio, danno che avrà conseguenze anche economiche sulle singole amministrazioni locali.

Le realtà coinvolte e firmatarie di questo documento rappresentano l’intera filiera del sistema florovivaistico italiano, e sono: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Associazione Florovivaisti Veneti, Associazione Vivaisti Pistoiesi, Florveneto, Associazione Giardinieri Reggio Emilia e Modena, AIAPP – Associazione Italiana di Architettura del
Paesaggio, A.I.C.G. – Associazione Italiana Centri Giardinaggio, Assoiride, Associazione Parchi e Giardini D’italia, Asproflor C.F., Consorzio Fiori Tipici Lago Maggiore e Biellese,Consorzio Florovivaistico Ambientale Jonico, Flora Toscana, Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale Pistoia, Distretto Altolombardo, Distretto Plantaregina, Distretto Florovivaistico della Liguria, Assoflorolombardia (Provincie di Bs/Mi-Lo-Mb/Mn-Cr/Bg/Va), Associazione Florovivaisti Bresciani, Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori.

Prossimo appuntamento del Tavolo : A Torino dal 20 al 22 aprile 2016 ,in occasione del Congresso delle Associazioni degli Architetti del Paesaggio (IFLA – International Federation Landscape of Architects).

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One Thought to “Tavola rotonda del settore florovivaistico a Montichiari (BS)”

  1. […] che abbiamo iniziato nel 2013 in Regione Lombardia, che ha avuto come tappa fondamentale la convocazione da parte di Assofloro Lombardia, nel 2015, di Associazioni e Distretti florovivaistici…, per iniziare il percorso di condivisione per la richiesta di riconoscimento della professione di […]

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