Città sempre più verdi come deterrente alla microcriminalità e al degrado per migliorare la vita nelle metropoli. Se fino a poco tempo fa si pensava al parco unicamente come polmone verde della città, oggi si attribuisce agli alberi anche un valore intrinseco di legalità. Recenti studi americani infatti hanno dimostrato che là dove ci sono giardini curati, la microcriminalità è in discesa.
Il caso di Philadelphia ha fatto scuola. Nel 2014 alcuni studiosi hanno analizzato i lotti liberi della città rilevando che erano inquinati da degrado e microcriminalità. Una parte di questi sono stati bonificati e resi alla collettività come parchi e giardini pubblici a gestione privata. Risultato: i fenomeni di criminalità avevano lasciato il passo ad un ambiente curato, protetto e cosa assai più importante sicuro.
I risultati dello studio americano saranno presentati in occasione del convegno “Il verde nelle Smart cities, parchi e viali alberati per il benessere delle città contro degrado e criminalità” che si terrà il prossimo 15 ottobre dalle ore 14 alle ore 18 a Milano presso l’Auditorium di Assipredil Ance in via Maurilio 21. “Il binomio pubblico e privato rappresenta la grande sfida in tema di verde urbano che dobbiamo portare avanti – il commento di Massimiliano Atelli, Consigliere di Stato, Magistrato della Corte dei Conti, già Presidente Comitato per lo sviluppo del verde pubblico del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare – il verde privato infatti è essenziale nella duplice sfida: ai cambiamenti climatici e alla lotta contro il degrado e la microcriminalità. E’ quindi indispensabile che le misure fiscali di stimolo di recente introdotte si consolidino, allo scopo di dare una spinta decisiva al rilancio di questo fattore strategico di lotta all’inquinamento, soprattutto dell’aria”.