Non cemento ma alberi. Contro il terrorismo c’è chi pensa si possa rispondere con il verde urbano. In che modo? L’idea nasce a Firenze da un progetto dell’architetto Stefano Boeri che con “Florencecalling” ha preso in esame alcuni aspetti del verde pubblico coniugato all’arte che può essere un deterrente anche per gli atti di terrorismo. Il tema sarà affrontato dallo stesso Boeri, già progettista del Bosco Verticale, durante il convegno “Il verde nelle smart cities. Parchi e viali alberati per il benessere della città”, in programma il prossimo 15 ottobre presso l’Auditorium di Assipredil Ance in via Maurilio 21 a Milano.
Secondo l’architetto Boeri, infatti, potrebbero essere proprio le piante le migliori alleate delle forze dell’ordine per arginare eventuali attentati con mezzi pensanti. Un timore che ha spinto le amministrazioni pubbliche a dotarsi di barriere in calcestruzzo, che anziché essere grigie ed anonime potrebbero animarsi e ri-animare piazze, vie e centri storici con alberi di medio busto, fiori, rampicanti.
“Il mio invito ai Sindaci e ai Prefetti delle città europee è di chiamare creativi, designer, architetti, uffici tecnici, studenti, artisti a progettare dei grandi vasi – all’occorrenza riposizionabili – ciascuno ospitante un albero. Collocati agli ingressi di ogni piazza o spazio pubblico urbano, i vasi di diversa dimensione saranno pieni della terra necessaria a ospitare le radici, il fusto e i rami di un grande albero, in modo da proteggere il passaggio dei pedoni e ridurre al minimo il rischio di omicidi di massa. Con un piccolo investimento, distribuendo accuratamente le piante negli spazi più vitali e aperti delle nostre città, possiamo temporaneamente trasformare i nostri luoghi più cari in radure e boschi”.
“Un valore aggiunto che da un lato migliorerebbe l’estetica dei centri urbani, dall’altra permetterebbe ai cittadini di contenere la paura e di apprezzare un mondo vitale in un contesto inanimato ed asettico come quello dei dispositivi di sicurezza modulari in plastica. – ammette Boeri – La paura della morte lascerebbe il passo alla forza della vita, un segnale forte per dire basta ai fanatici del terrore”.