Da rifiuto a sottoprodotto: avviso pubblico del Comune di Milano per la cessione del legno degli alberi schiantati dalla tempesta

Il Comune di Milano ha pubblicato l’avviso pubblico per la ricezione di manifestazioni d’interesse per la cessione, a titolo gratuito, del legno degli alberi schiantati dalla tempesta che si è abbattuta sulla città tra il 24 e il 25 luglio 2023.

Una bella iniziativa destinata ad associazioni di categoria e imprese del settore, associazioni e organizzazioni no profit, istituti scolastici, che trasforma un problema (gli alberi schiantati dalla tempesta e la gestione dei materiali di risulta) in valore ed opportunità, dando di fatto una seconda vita agli alberi caduti.


Il legno degli alberi abbattuti o che si schiantano in città è un materiale che normalmente viene considerato e gestito come rifiuto, oppure destinato esclusivamente alla combustione: attraverso il progetto avviato dal Comune di Milano potrà invece essere utilizzato per realizzare strutture, arredi, ed oggetti di design.
In poche parole: per creare valore.

Riutilizzo del legno di alberi schiantati dalla tempesta: aspetti normativi

Quella messa in atto dal Comune di Milano è “buona pratica” anche dal punto di vista normativo: il materiale vegetale che deriva dalla cura del verde pubblico e privato o, come in questo caso, da un evento straordiario quale gli schianti causati dalle tempeste, può essere considerato un sottoprodotto e non un rifiuto e, quindi, essere riutilizzato.
Questo è possibile grazie al lavoro fatto da ASSOFLORO con il supporto dell’Area Ambiente di Coldiretti Nazionale, che hanno stimolato il chiarimento e la presa di posizione di Istituzioni e organi di controllo. Si sono espresse attraverso Circolari contenenti chiarimenti e linee guida di indirizzo, da maggio 2022, Regione Lombardia e a seguire Regione Marche e Regione Liguria (vedere link in fondo alla pagina).

Come si evidenzia nel progetto del Comune di Milano per la gestione del legno derivante dai 5000 alberi schiantati dalla tempesta, la possibilità di utilizzare come sottoprodotto il materiale di risulta del verde pubblico e privato ha un impatto importante sull’ambiente e sul lavoro di chi si occupa di cura del verde: semplifica l’attività delle imprese mettendole al riparo da interpretazioni non corrette e quindi da sanzioni, fa bene all’ambiente perché si evita la produzioni di rifiuti (con tutto quello che ne conseguente in termini di impatto per la gestione), crea occasioni e opportunità per la valorizzazione di una risorsa che può essere utilizzata attraverso varie attività e filiere, nell’ottica di una vera economia circolare e per un miglioramento qualitativo delle aree verdi.

Qui il bando del Comune di Milano:  https://servizi.comune.milano.it/web/guest/dettaglio-contenuto/-/asset_publisher/pqxq/content/avviso-pubblico-per-la-cessione-del-legno-degli-alberi-schiantati

Materiali di approfondimento


Sfalci e potature. Cosa cambia davvero per le imprese agricole e per quelle artigiane dopo il recepimento della direttiva n. 851/2018 con il d.lgs. n. 116/2020? https://www.assofloromagazine.it/sfalci-e-potature-cosa-cambia-davvero-per-le-imprese-agricole-e-per-quelle-artigiane-dopo-il-recepimento-della-direttiva-n-851-2018-con-il-d-lgs-n-116-2020/

Nota di Regione Lombardia (maggio 2022): https://www.assofloromagazine.it/nota-ufficiale-di-regione-lombardia-su-sfalci-e-ramaglie-derivanti-dalla-cura-del-verde-pubblico-e-privato-un-importante-risultato-per-il-settore-del-verde-e-anche-per-lamb/

Nota di Regione Marche (giugno 2022): https://www.assofloromagazine.it/anche-regione-marche-chiarisce-come-gestire-correttamente-sfalci-e-ramaglie/

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