Verde negli edifici scolastici, contro la sindrome dell’edificio malato. I risultati della prima ricerca scientifica italiana, in una scuola di Firenze

Nada Forbici, Presidente di Assofloro, interverrà alla Conferenza stampa di Mercoledì 26 aprile organizzata da Coldiretti Toscana all’Istituto Saffi di Firenze, dove verranno presentati i risultati della prima sperimentazione scientifica in Italia condotta in ambiente scolastico sull’efficacia di alcune varietà di piante per migliorare la qualità dell’aria ed abbattere la concentrazione di inquinanti.

I benefici del verde da interno sia sulla psiche sia nell’assorbimento delle sostanze inquinanti dannose per la salute presenti negli edifici, sono ancora poco conosciuti. Le piante possono infatti aiutare a contrastare anche un inquinamento meno conosciuto ma altrettanto pericoloso per la salute umana, quello “indoor”.

La prima ricerca scientifica in Italia in un istituto scolastico

Dal 2022 è in corso una ricerca promossa da Coldiretti Toscana e Istituto di Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBE—CNR), in collaborazione con l’Istituto Saffi di Firenze e Assofloro, per “misurare” i benefici delle piante all’iterno degli edifici scolastici.
All’interno di quattro aule dell’Istituto Saffi sono state posizionate piante da interno di diverse specie, la cui azione sull’ambiente e sulla captazione di sostanze inquinanti viene monitorata da speciali centraline.

Appuntamento il 26 aprile a Firenze

I primi risultati del progetto di ricerca verranno presentati in una Conferenza stampa che si svolgerà Mercoledi 26 aprile, alle ore 11.00, nell’Aula Magna Istituto Saffi di Firenze, in via Mezzetta 15. Alla presentazione parteciperanno: Fabrizio Filippi (Presidente Coldiretti Toscana), Giorgio Matteucci (Direttore IBE-CNR), Rita Baraldi e Alessandro Zaldei (IBE-CNR Bologna), Roberto Curtolo (Dirigente Ufficio Ufficio Scolastico Regionale), Francesca Lascialfari (Dirigente Scolastico Istituto Alberghiero Saffi), Nada Forbici (AssoFloro), Stefania Saccardi (Vice Presidente Regione Toscana ed Assessore regionale all’agroalimentare) e Alessandra Nardini (Assessore regionale all’Istruzione).

La sindrome dell’edificio malato

Già nel 1989, uno studio della Nasa metteva in evidenza l’importanza delle piante da interno per la riduzione degli inquinanti presenti negli ambienti interni. La NASA aveva condotto lo studio in risposta alla “sindrome dell’edificio malato(Sick building syndrome – SBS), come venne chiamata alla fine del XX secolo:  un quadro sintomatologico ben definito, che si manifesta in un elevato numero di occupanti edifici moderni o recentemente rinnovati, dotati di impianti di ventilazione meccanica e di condizionamento d’aria globale (senza immissione di aria fresca dall’esterno) e adibiti a uffici, scuole, ospedali, case per anziani, abitazioni civili.

I vari studi condotti dagli esperti della Nasa, anche supportati dall’Associated Landescape Contractors of America, dimostrarono come le piante d’appartamento possono essere efficaci per migliorare il benessere psicologico e fisico dell’uomo.

L’inquinamento indoor

All’interno degli edifici sono presenti tutta una serie di sostanze, nocive per la salute, che derivano dai vari prodotti che utilizziamo, come ad esempio i detergenti per la casa, ma anche dai materiali con cui gli edifici stessi e gli arredi sono costruiti. Ad esempio, i detergenti a base di trielina o ammoniaca o acido cloridrico, ma anche le colle usate nei pavimenti o nella moquette, i pannelli di legno truciolare, i rivestimenti plastici che possono produrre sostanze dannose alla salute, come ad esempio la formaldeide, il benzene e lo stirene.

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